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Fatture elettroniche: da 1 gennaio 2021 al via la procedura dell’imposta di bollo automatizzata

Nel DQ del 4 Dicembre 2020:

1) Modello F24 in luogo del mod. F23: nuovi codici tributo operativi dal 7 dicembre 2020

2) Modello F24: l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) trova il suo codice tributo NOTIZIA IN EVIDENZA

3) Fatture elettroniche: dal 1° gennaio 2021 al via la procedura dell’imposta di bollo automatizzata

4) Spese sanitarie al sistema Tessera sanitaria: invio mensile dei dati dal 2021

5) Ddl Bilancio 2021: l’ANCI propone l’estensione anche il 2021 delle esenzioni Tosap e Cosap

6) Stop agli spostamenti natalizi dal 21.12.2020 al 6.1.2021

7) Autoconsumo combustibile: niente benefici per i prodotti non energetici

8) MISE: Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0

9) Contratti di sviluppo: 100 milioni per nuovi programmi d’investimento per la mobilità sostenibile 10) Siglata la nuova convenzione MEF-CNDCEC per il riconoscimento dell’equipollenza della formazione già assolta dai Commercialisti

3) Fatture elettroniche: da 1 gennaio 2021 al via la procedura dell’imposta di bollo automatizzata

Scatterà dal 1° gennaio 2021 l’operatività della procedura per l’imposta di bollo automatizzata con controllo ed eventuale integrazione dell’imposta dovuta sulle fatture elettroniche transitate dal Sistema di interscambio (Sdi).

Lo evidenzia Assosoftware, in una recente nota, secondo cui l’Agenzia delle Entrate effettuerà il calcolo dell’imposta di bollo da versare in base alle informazioni contenute nelle fatture elettroniche e metterà a disposizione dei contribuenti, sul sito «Fatture e corrispettivi», l’elenco delle fatture potenzialmente soggette a imposta di bollo.

Tali elenchi saranno scaricabili in formato Xml dai contribuenti o dai loro intermediari fiscali e potranno essere integrati e/o modificati, prima della determinazione dell’ammontare da versare.

Spetterà quindi a ciascun contribuente verificare la correttezza del proprio elenco, correggerne gli eventuali errori e infine effettuare il versamento dell’imposta.

Viene auspicato che le regole utilizzate dall’Agenzia delle Entrate, per trasparenza, fossero esplicitate in chiaro e inserite in un provvedimento, o almeno documentate nelle specifiche tecniche della fattura elettronica pubblicate ufficialmente.

In questo modo sarebbe anche possibile inserirle nei software gestionali, in modo tale da poter emettere già in origine le fatture applicando il bollo con le identiche modalità che l’amministrazione finanziaria ritiene corrette, senza possibilità di errori o diverse interpretazioni.

Come rappresentare la trattenuta previdenziale INPS – ENASARCO – ENPAM nella fattura elettronica

Pubblicata da Assosoftware, tra le FAQ, la risposta del 2 dicembre 2020 sulla querelle della fattura elettronica con trattenuta previdenziale INPS/ENASARCO/ENPAM, ovvero su come occorra rappresentare la trattenuta previdenziale INPS/ENASARCO/ENPAM nella fattura elettronica.

Assosoftware ha così risposto:

“In base alle nuove specifiche tecniche Versione 1.6.2, le trattenute previdenziali in fattura, carico lavoratore, INPS/ENASARCO/ENPAM devono essere rappresentate compilando il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, indicando i valori da RT03 a RT06 nel tag 2.1.1.5.1 <TipoRitenuta> e il valore “ZO” nel tag 2.1.1.5.4 <CausalePagamento>.

Nel tag 2.1.1.5.3 <AliquotaRitenuta> si ritiene vada indicato il 50% della stessa, considerando cioè la sola parte carico agente.

Si ritiene inoltre che non debba essere compilato il tag 2.2.1.13 <Ritenuta> (presente nel blocco 2.2.1 <DettaglioLinee>), in quanto quest’ultimo si riferisce alla presenza di ritenute d’imposta (RT01-RT02)

Per quanto riguarda gli agenti di commercio che operano sottoforma di società di capitali, che sono soggetti ad un’aliquota contributiva ENANSARCO progressiva per scaglioni, poiché nel blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, è possibile indicare una sola aliquota, si ritiene siano possibili, in alternativa, le seguenti due soluzioni:

1. Compilare una volta sola il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, riportando l’importo totale della ritenuta applicata e indicando, convenzionalmente, l’aliquota (carico agente) corrispondente allo scaglione più alto applicato sulla provvigione fatturata;

2. Compilare n volte il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, un blocco per ciascuna aliquota progressiva applicata, indicando l’importo parziale della ritenuta calcolato sullo scaglione di provvigione corrispondente all’aliquota (carico agente) indicata, Ovviamente, questa seconda ipotesi è applicabile esclusivamente nel caso in cui, nell’ambito della stessa fattura, si verifichi lo “scavallamento” da uno scaglione all’altro”.

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