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CIRCOLARE DEL 29.10.2020 – Sim ricaricabile: via libera sulla detrazione Iva per le spese fatturate direttamente da operatori telefonici

Sì alla detrazione dell’Iva sulle spese di ricarica dei telefoni mobili fatturate ai soggetti passivi, con distinta indicazione dell’imposta, direttamente dagli operatori telefonici. La circostanza che i servizi di telecomunicazione resi mediante ricariche siano sottoposti al regime monofase dell’art. 74 del dpr 633/72 non preclude la detraibilità dell’imposta.Il via libera è arrivato dall’Agenzia delle entrate con la nota risoluzione n. 69/E/2020 che ha chiuso una vicenda che si trascinava da un ventennio (con l’avvento dell’art. 4 del decreto del ministro delle finanze n. 366/2000).Le modalità di fatturazione introdotte dal decreto “presuppongono che, pur restando l’operazione compresa nell’ambito applicativo dell’articolo 74, operi il meccanismo di rivalsa e detrazione dell’imposta, posto che il diritto alla detrazione dell’Iva non può, in linea di principio, essere limitato se non in casi particolari”. Tale fondamentale diritto, infatti, garantisce la neutralità dell’Iva per il soggetto passivo, che nella sua qualità di collettore dell’imposta per conto dell’erario deve essere sgravato interamente dell’onere dell’imposta “a monte” per tutte le sue attività economiche soggette all’Iva.Pertanto, la detrazione dell’Iva sui servizi telefonici fatturati può essere esercitata dal soggetto passivo utilizzatore secondo le regole generali, a nulla rilevando neppure le successive modifiche apportate all’art. 74 del Dpr 633/72

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